Ekoe stoviglie monouso compostabili

Ekoe “Isole Tremiti no Plastica”

A cura di Maria Bazzani

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Un'ordinanza comunale plastic free comunale vieta l'uso e la commercializzazione di monouso di plastica derivata da petrolio usa e getta sull'isola.

Il Sindaco: “Vogliamo essere un'isola riciclona”, Ekoe sosterrà questa iniziativa contro la plastica con soluzioni biodegradabili.

Roma, 30 aprile.  Un'isola free plastic: questo è il proposito che ha spinto la giunta comunale delle Isole Tremiti ad emanare un'ordinanza comunale plastic free, in vigore dal prossimo 1 maggio, che vieti sull'isola la commercializzazione degli shopper in polietilene e l'uso di contenitori e stoviglie monouso non biodegradabili.

In ottemperanza alla normativa comunitaria e all'obbligo dei Comuni di creare un sistema integrato per favorire il massimo recupero di risorse, il Sindaco, Antonio Fentini, ha scelto di impostare un dialogo con commercianti, privati, associazioni ed enti presenti sul territorio isolano, per l'utilizzo di materiali compostabili e biodegradabili, al fine di ridurre in maniera sensibile la quantità di rifiuti indifferenziati da destinare alle discariche e rendere quindi più economico lo smaltimento.logo spiaggia senza plastica

“ Ma non vogliamo fermarci qui” afferma il Sindaco, “la tutela del mare e del nostro patrimonio naturalistico ha bisogno di interventi mirati in grado di affrontare efficacemente l'emergenza ambientale.

Un grave problema, difficile da contrastare, ad esempio, è quello delle cassette in polistirolo che si usano per la pesca: il basso costo di questo materiali, le cattive abitudini di alcuni pescatori e le correnti, ci costringono a convivere con un inquinante che ritroviamo frantumato e portato dal vento perfino in pineta”.

A confermare la portata del problema giunge il report pubblicato il 23 aprile scorso dall'Istituto di Scienze Marine del CNR di Genova (ISMAR), dall'Università Politecnica delle Marche e da Greenpeace Italia: nelle acque marine superficiali italiane si riscontra un'enorme e diffusa presenza di microplastiche.

Si calcola che ogni anno ne finiscono in mare circa 8 milioni di tonnellate che viaggiano e si accumulano anche in aree protette o in zone teoricamente lontane da sorgenti d'inquinamento, urge una ordinanza comunale plastic free per vincere l'inquinamento dei mari.

Nelle acque a largo delle Isole Tremiti per esempio è come se si nuotasse in una piscina con 5500 frammenti di microplastica.

“I dati raccolti confermano che i nostri mari stanno letteralmente soffocando sotto una montagna di plastica e microplastica, per lo più derivante dall'uso e dalla dispersione di articoli monouso” è stato il commento di Serena Maso di Greenpeace.

La criticità degli interventi presuppone la creazione di un percorso condiviso non solo tra la piccola comunità delle Isole Tremiti ma tra tutte quelle realtà che hanno nel mare e nelle risorse ambientali la loro unica fonte di guadagno.

Ed è ciò che si augura il Sindaco Fentini: fare rete, creare un effetto contagio, tessere relazioni che incoraggino gli enti pubblici ad assumersi la responsabilità di una tale emergenza.

La raccolta differenziata non è più sufficiente: solo la prevenzione e la corretta gestione dei rifiuti a monte infatti, sono elementi in grado di invertire una sì dannosa tendenza.

Tale presa di coscienza ha convinto la giunta comunale delle isole Tremiti a cogliere a vantaggio della propria comunità l'incontro con una cooperativa abruzzese, Ekoe (www.ekoe.org) che da anni s'impegna per la diffusione di un'opzione alternativa alla plastica, commercializzando prodotti monouso in materiale compostabile.

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Sono prodotti che, pur mantenendo la comodità dell'usa e getta, in soli tre mesi vengono completamene riassorbiti dal terreno.

Questo significa che di tutta l'energia impiegata per la loro produzione, promozione e trasporto, niente va sprecato, tutto torna a Madre Terra.

Una tecnologia al servizio della natura che offre nuovi modi di sperimentare anche la natura dell'uomo.

Sì, perché nelle intenzioni del Sindaco delle Tremiti c'è anche quello di creare una sinergia con la propria comunità che orienti verso scelte più consapevoli e virtuose e ispiri un turismo più responsabile.

Come non condividere questa scelta saggia e coraggiosa?

Mariarosaria Calvetta

mariarosaria.calvetta@gmail.com

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